Divenuta area protetta nel 1995 ed affidato in gestione dalla Regione Siciliana al Club Alpino Italiano-Sicilia, il territorio si presenta profondamente modellato in superficie e nel sottosuolo a causa dell’azione dell’acqua, capace di “sciogliere” alcune rocce quali quelle gessose che affiorano ampiamente nel territorio della Riserva.
Tale fenomeno, denominato carsismo, ha fatto si che all’interno della montagna l’acqua nel corso dei millenni scavasse un’imponente sistema carsico sotterraneo, caratterizzato da due grotte: l’Inghiottitoio e la Risorgenza di Monte Conca.
Il territorio dell’area protetta e quello adiacente ad altissima valenza, presentano rilevanti interessi sia dal punto di vista vegetazionale che faunistico. Si rinvengono ambienti molto diversificati (palustri, rupestri, aree boscate, corsi d’acqua, aree calanchive, etc.) a volte unici nel loro genere con una notevole biodiversità, con specie vegetali endemiche e specie animali a rischio estinzione.
Questi ambienti sono frequentati da mammiferi quale la Volpe, il Coniglio, la Lepre, l’Istrice, il Riccio e la Donnola, da rettili come l’endemica Lucertola Siciliana e la Luscengola, diventando terreno di caccia di diversi rapaci come il Gheppio, la Poiana e la rarissima Aquilka del Bonelli.
La vegetazione presenta specie appartenenti alla macchia mediterranea, alla Prateria, dove le espressioni più comuni sono caratterizzate dall’Ampelodesma e dalle molteplici specie di Orchidee, molte delle quali inserite nella Lista CITES e nella Lista Rossa (IUCN), quali specie protette.
Il territorio è divenuto fruibile grazie all’operato dei volontari e del personale del C.A.I. che assicurano la loro presenza tutti i giorni dell’anno. Una rete sentieristica di oltre 17 km, dotata di cartelli segnaletici, punti di disrtibuzione idrica dislocati lungo i principali accessi, valide guide messe a disposizione dall’Ente gestore, il Centro di Educazione Ambientale (che sarà inaugurato il 28 maggio) realizzato in una struttura concessa dal Comune di Milena, consentono di conoscere ed apprezzare l’area protetta anche negli angoli più nascosti ed affascinanti.